Avete qualche fastidio ai denti e volete capire qualcosa in più riguardo agli interventi chirurgici riguardanti la cavità orale? In questo articolo scopriamo quali sono i tipi di interventi odontoiatrici, le varie anestesie possibili e quando è necessario ricorrere ad un’operazione.
Intervento odontoiatrico chirurgico quando è necessario
Ovviamente, gli interventi chirurgici in campo odontoiatrico non sono appuntamenti fissi come il controllo annuale o la pulizia dei denti ogni sei mesi, infatti esistono delle occasioni specifiche in cui è necessario un intervento. Per natura, nel corso della nostra vita avvengono dei cambiamenti all’interno del cavo orale, i quali possono portare a problematiche collegate ai denti, ma non solo, prendendo anche le gengive e l’osso mascellare.
In questi casi è necessario ricorrere ad un intervento di chirurgia odontoiatrica affidandosi ad un professionista esperto e qualificato, con lo scopo di evitare ulteriori problemi in futuro, come processi infiammatori dei tessuti, carie profonde o uno sviluppo dannoso dei denti del giudizio.
I tipi di interventi odontoiatrici
Come immaginerete, gli interventi chirurgici nell’ambito odontoiatrico non si riducono ad un solo tipo, in quanto ciascuno ha un risultato diverso in base alle necessità del paziente che lo richiede. Infatti, esistono diversi tipi di interventi odontoiatrici, i quali sono classificati in base alle differenti funzioni orali che devono sistemare. Ecco quali sono le diverse tipologie di interventi chirurgici odontoiatrici:
- La chirurgia estrattiva;
- La chirurgia implantare;
- La chirurgia endodontica;
- La chirurgia ricostruttiva e rigenerativa.
Ciascuno di questi interventi è fondamentale per garantire il corretto ripristino delle nostre funzioni orali quando una di queste viene danneggiata e non svolge più i propri compiti in maniera soddisfacente. Ad esempio, se per un motivo o per un altro avete dovuto togliere un dente è possibile ottenere denti fissi in giornata che riempiranno lo spazio vuoto lasciato dal vostro dente naturale grazie alle tecniche innovative che sono state accuratamente sviluppate nel corso degli anni.
Ultimamente sono state messe a punto tecnologie sempre meno invasive che permettono una di passare la fase intraoperatoria e anche post operatoria in maniera semplice e serena. Inoltre, i professionisti del settore hanno fatto enormi progressi per quanto riguarda le tempistiche, riuscendo a ridurre la durata degli interventi e permettendo al paziente un decorso rapido. Quest’ultimo, di solito, viene associato ad una terapia adeguata che consenta di tenere sotto controllo il dolore per poter riprendere le proprie attività quotidiane dopo poche ore dall’operazione.
Le anestesie utilizzate quali sono
Come ogni operazione chirurgica, anche gli interventi odontoiatrici richiedono un’anestesia per essere effettuati. Non esiste un unico tipo di anestesia, la quale viene scelta in base alla situazione clinica del paziente che deve subire l’intervento e al trattamento in questione. Ecco quali sono le anestesie possibili in campo odontoiatrico:
- L’anestesia locale;
- Una sedazione cosciente con l’utilizzo del protossido di azoto;
- Una sedazione endovenosa;
- L’anestesia generale.
Grazie all’anestesia, il chirurgo odontoiatrico potrà tenere sotto controllo l’avanzamento dell’operazione in ogni momento ed evitare inutili rischi per il paziente durante l’intervento chirurgico che sta effettuando. Uno dei metodi meno invasivi è sicuramente la sedazione cosciente, infatti questo tipo di anestesia riduce al minimo gli effetti collaterali e si rivela più semplice degli altri, in modo da poter affrontare l’intervento con tranquillità.
Intervento chirurgico odontoiatrico quanto costa
Probabilmente lo sapete già, ma state comunque cercando una risposta sul web che vi dia qualche informazione in più riguardo i costi delle operazioni odontoiatriche. Tutto quello che possiamo dirvi è che, prima di procedere con l’intervento, il professionista in questione deve valutare due aspetti fondamentali:
- Prima di tutto lo stato di salute generale del paziente;
- In secondo luogo la situazione complessiva del cavo orale della persona.
In primis sarà necessario un consulto con un odontoiatra che possa verificare le condizioni preliminari all’intervento, prescrivere ed effettuare eventuali esami radiologici e successivamente concordare la cura più adatta.